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Aliquote IVA Nell’unione Europea

L’IVA – imposta sul valore aggiunto – è una tassazione che si applica, come da denominazione, al valore aggiunto che si crea nelle fasi di produzione e cessione di beni e servizi.

Iva In europa
L’aliquota è la percentuale (definita per legge) del valore imponibile di un bene, attraverso la quale si calcola l’ammontare dell’IVA dovuta. Per esempio: se un bene costa €100 e l’aliquota IVA è al 20%, l’imposta dovuta sarà di €20, per cui il bene costerà €120.
In Italia l’IVA è disciplinata dal D.P.R. n. 633 del 1972 e l’aliquota IVA, attualmente, è al 22%.

L’imposta sul valore aggiunto, per essere applicata a un bene, deve far capo a tre presupposti fondamentali: presupposto oggettivo, soggettivo e territoriale.
In altre parole – secondo il presupposto oggettivo – un bene o un servizio, in prima istanza, per essere imponibile, deve rappresentare una cessione di beni e/o una prestazione di servizio.

Il presupposto soggettivo, poi, implica che le operazioni imponibili debbano essere operazioni poste in essere da un imprenditore commerciale.

Se, quindi, un’operazione di scambio viene realizzata da soggetti che non siano imprenditori o simili, l’operazione non rileva ai fini IVA. Questa caratteristica è centrale nella vera e propria creazione dell’imposta, dal momento che nelle varie fasi di produzione e cessione di un bene viene a crearsi un meccanismo per cui l’ultimo soggetto che chiude la catena di cessione del prodotto è colui sul quale grava l’IVA e l’ultimo soggetto è il consumatore finale.

Per capire meglio questo concetto bisogna chiarire il percorso letteralmente fisico che un bene qualsiasi compie dal momento della sua produzione alla fasi del suo consumo. Da principio il costo di produzione per il produttore originario di un prodotto sarà dato soltanto dalla manodopera e dall’IVA;
il grossista sosterrà, invece, un costo (cioè il prezzo stabilito dal produttore) e incasserà l’IVA per conto dell’Erario; successivamente, il grossista venderà il prodotto a un prezzo maggiorato (valore aggiunto) al dettagliante, che porrà in essere la medesima azione nei confronti del consumatore, il quale però non avrà il compito di incassare l’IVA per conto dell’Erario, ma sarà l’unico soggetto che realmente pagherà tale imposta.

Poiché, come detto, l’IVA grava sul consumatore finale (cioè tutti coloro che comprano un bene a fini di consumo e non di commercio), quest’ultimo non sarà soggetto ad IVA nel caso in cui decidesse di vendere, privatamente, il bene acquistato ed eventualmente consumato.
Infine il terzo presupposto, quello territoriale, ci dice che le operazioni devono essere effettuate nel territorio dello Stato.
Riguardo a quest’ultimo presupposto la normativa sulle importazioni e sulle esportazioni è soggetta a una particolare disciplina e ancor più lo è quella relativa alle operazioni intracomunitarie, ove per “intracomunitarie” si intende tutte le operazioni di importazione ed esportazione di beni all’interno dell’Unione Europea.
Come in Italia, infatti, anche in Europa e in molti altri paesi del mondo esiste un’imposta sul valore aggiunto. In particolare nell’Unione Europea non esiste una politica fiscale comune relativa all’imposta sul valore aggiunto e ogni paese membro è libero di applicare le aliquote in base alle proprie esigenze;
l’Unione Europea, tuttavia, vigila sulle politiche fiscali dei paesi membri al fine di garantire tutti i diritti che derivano dal commercio e dall’economia interna per le imprese e per i consumatori e con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo, la crescita economica e l’occupazione e, soprattutto, preservare non solo gli interessi di ogni singolo stato membro, ma di tutta l’Unione Europea, nonché il libero mercato all’interno di questa.
Si evince, dunque, come questa tassazione sia fondamentale per ogni Stato ai fini della liquidità; non a caso l’IVA è adottata da moltissimi paesi in tutto il mondo, proprio per il suo importante ruolo nell’economia e nell’equilibrio di mercato di una nazione.

Si sappia che l’aliquota IVA può avere un valore ridotto relativo ad alcuni beni o servizi, questi cambiano da paese a paese e sono scelti in base alle esigenze di ogni Stato.

Di seguito la lista delle aliquote IVA negli attuali paesi membri dell’UE con relativa sigla (secondo questo ordine: stato, sigla, denominazione, valore ridotto, valore normale):

AUSTRIA, MWSt, Mehrwertsteuer, 13% o 10% (rispettivamente per cibo animale e generi di prima necessità), 20%

BELGIO, BTW/TVA/MWSt, Belasting over de toegevoegde waarde/Taxe sur la Valeur Ajoutée/Mehrwertsteuer, 6% (vari beni), 21%

BULGARIA, ДДС, Данък добавена стойност, 9% (vari beni), 20%

CROAZIA, PDV, Porez na dodanu vrijednost, 10% o 5% (vari beni), 25%

CIPRO, ΦΠΑ, Φόρος Προστιθέμενης Αξίας, 9% o 5% (la prima su taxi e autobus, la seconda per vari beni), 19%

REPUBBLICA CECA, DPH, Daň z přidané hodnoty, 15% (vari beni), 21%

DANIMARCA, moms, Meromsætningsafgift, non presente, 25%

ESTONIA, km, käibemaks, 9% (vari beni), 20%

FINLANDIA, ALV/Moms, Arvonlisävero/Mervärdesskatt, 14% o 10% (vari beni), 24%

FRANCIA, TVA, Taxe sur la valeur ajoutée, 7% o 5,5% o 2,1% (vari beni), 20%

GERMANIA, MwSt./USt., Mehrwertsteuer/Umsatzsteuer, 7% (vari beni), 19%

GRECIA, ΦΠΑ, Φόρος Προστιθέμενης Αξίας, 4% (rari casi), 24%

IRLANDA, CBL/VAT, Cáin Bhreisluacha/Value Added Tax, 13,5% o 9% o 4,8% (vari beni), 23%

ITALIA, IVA, Imposta sul Valore Aggiunto, 10% o 4% (vari beni), 22%

LETTONIA, PVN, Pievienotās vērtības nodoklis, 12% (vari beni), 21%

LITUANIA, PVM, Pridėtinės vertės mokestis, 9% o 5% (vari beni), 21%

LUSSEMBURGO, TVA, Taxe sur la Valeur Ajoutée, 14% o 8% o 3% (vari beni), 17%

MALTA, VAT, Taxxa tal-Valur Miżjud, 5% (vari beni), 18%

PAESI BASSI, BTW, Belasting over de toegevoegde waarde, 6% (vari beni), 21%

POLONIA, PTU/VAT, Podatek od towarów i usług, 8% o 5% (vari beni), 23%

PORTOGALLO, IVA, Imposto sobre o Valor Acrescentado, 13% o 6% o 8% o 4% a Madeira e nelle Azzorre (con un minimo del 70% sul valore di base), 23% e 15% a Madeira e nelle Isole Azzorre

ROMANIA, TVA, Taxa pe valoarea adăugată, 9% o 5% (vari beni), 19%

SLOVACCHIA, DPH, Daň z pridanej hodnoty, 10% o 6% (vari beni), 20%

SLOVENIA, DDV, Davek na dodano vrednost, 8.5% (vari beni), 22%

SPAGNA, IVA/IGIC, Impuesto sobre el Valor Añadido/Impuesto General Indirecto Canario, 10% o 4% (vari beni) o 2% (nelle Canarie), 21% e 7% nelle Isole Canarie

SVEZIA, Moms, Mervärdesskatt, 12% o 6% (vari beni), 25%

UNGHERIA, ÁFA, Általános forgalmi adó, 18% o 5% (vari beni), 27%

Da oltre 30 anni mi occupo di informatica. La mia è sempre stata una passione che mi ha portato ad accettare ogni nuova sfida, come una nuova vetta da conquistare.

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