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I Bitcoin: cosa sono e a cosa servono

I Bitcoin: cosa sono e a cosa servono
Sono ormai più di cinque anni che si sente parlare di Bitcoin, ossia la valuta virtuale che permette di effettuare acquisti reali. Tuttavia, sono ancora in molti a non sapere cosa sia questa moneta, come fare per ottenerla e come utilizzarla.

Bitcoin
Iniziamo a piccoli passi e cerchiamo di capire cos’è il Bitcoin. Come già detto, si tratta di una moneta elettronica, che ha fatto la sua comparsa sul mercato nel 2009. Per poter effettuare scambi, ossia commercio con il Bitcoin si utilizza un protocollo peer-to-peer che permette non solo lo scambio di tale moneta, ma anche la creazione della stessa.

Proprio per quanto riguarda la creazione di Bitcoin, va specificato che essa non è infinita, visto che ragioni pratiche, economiche e tecnologiche è stata fissata una soglia massima di Bitcoin che possono essere prodotti, ossia 21 milioni di unità. Si tratta di un numero che, secondo le stime, verrà raggiunto nel 2140.
Una particolare caratteristica del Bitcoin è che non ha un valore fisso e definito, ma esso cambia in base alle richieste. I primi Bitcoin prodotti, ad esempio, valevano circa 2 dollari mentre oggi ogni Bitcoin vale circa 200 dollari.

Come si usano i Bitcoin
La caratteristica più importante di questa moneta è che, per come sono realizzati, i Bitcoin presentano una serie di particolarità uniche, che non si ritrovano in nessun’altra moneta. Tra queste, il fatto che ogni Bitcoin permette di ‘riconoscere’ chi è il proprietario. Per comprendere questi aspetti bisogna però prima comprendere come si generano i Bitcoin. Essi, infatti, non si possono acquistare, ma vanno creati, seguendo una serie di step.

Per prima cosa bisogna scaricare un Wallet, ossia un portafogli virtuale all’interno del quale si potranno conservare i Bitcoin. Successivamente si dovranno generare le monete.
Si tratta di un processo molto complesso, che prevede la soluzione di crittografie, impossibili da decifrare da soli, per cui esistono speciali consorzi, detti ‘Pool’, che mettono in condivisione parte delle risorse dei propri computer per poter trovare le chiavi di lettura.

Nel momento in cui si riesce ad effettuare la decodifica, il Pool ottiene un pacchetto con un determinato numero di Bitcoin (solitamente 50): la ripartizione delle monete avviene in relazione al contributo apportato da ogni membro del Pool, ossia da ogni computer.

I Bitcoin generati possono quindi essere inseriti nel Wallet che, nel momento in cui viene aperto, mostra un codice alfa-numerico di 34 caratteri e numeri che rappresenta l’indirizzo Bitcoin: una vera e propria password senza la quale non sarà possibile utilizzare i Bitcoin contenuti nel Wallet.

Un’altra particolarità dei Bitcoin è che, essendo una moneta elettronica, permette di essere tracciata: tutte le transazioni restano per sempre registrate nella rete. Tuttavia a protezione della privacy di quanti usano tale moneta, il nome del proprietario dei Bitcoin resterà sempre anonimo né potrà essere identificato tramite le stringhe numeriche della moneta.

Le leggi che regolano i Bitcoin
Per quanto i Bitcoin siano una realtà in pieno sviluppo, l’economia basata su questa moneta è ancora ‘irrilevante’ se paragonata alle maggiori valute mondiali. Per questo motivo, almeno al momento, non esistono leggi che ne regolano l’uso. I Bitcoin, quindi, sono una moneta legale al 100%, indipendentemente dall’uso che ne viene effettuato, ossia da cosa si compra con tale moneta. Va specificato, infatti, che proprio grazie all’anonimato garantito dai Bitcoin, queste monete vengono utilizzate soprattutto per il commercio illegale.

Dove acquistare con i Bitcoin
Per quanto la conoscenza sui Bitcoin sia sempre più radicata, la moneta elettronica non è accettata ancora da tutti. E’ possibile effettuare compere online, soprattutto su siti che vendono materiali di alta tecnologia, ma difficilmente verranno accettati Bitcoin nei classici e-commerce. In rete, in ogni caso, sono facilmente reperibili elenchi di e-commerce che accettano pagamenti in Bitcoin: si tratta soprattutto di siti americani e giapponesi, che vendono differenti tipologie di prodotti.
Per quanto riguarda invece i negozi reali, sono state riportate notizie di cittadini americani che hanno acquistato delle auto in concessionaria tramite i Bitcoin, ma si tratta ancora di una vera rarità.

Da oltre 30 anni mi occupo di informatica. La mia è sempre stata una passione che mi ha portato ad accettare ogni nuova sfida, come una nuova vetta da conquistare.

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