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Spesometro 2016

Spesometro
Nonostante se ne parla già da un bel pezzo non tutti conoscono bene cos’è lo spesometro, la sua utilità, quando corre l’obbligo di presentarlo ed entro quali termini.
In questa guida proveremo a trattare l’argomento con la massima chiarezza per cercare di sgombrare la mente da ogni dubbio e conoscere i dettagli relativi allo spesometro 2016.SpesometroCominciamo col dire che questo particolare strumento è stato introdotto dal D.I. 78/2010 e prevede l’obbligo della comunicazione all’Agenzia delle Entrate delle operazioni rilevanti IVA.
Nello specifico stiamo parlando delle prestazioni di servizi e delle cessioni/acquisti di beni da comunicare attraverso il canale telematico utilizzando il “Modello di comunicazione polivalente”. Rispetto al passato, è bene precisare che quest’anno non vanno segnalate le operazioni già precedentemente inviate all’Agenzia con STS (Sistema Tessera Sanitaria) per la predisposizione del modello 730.

Soggetti obbligati e soggetti esonerati dall’obbligo
Non tutti i soggetti sono ovviamente obbligati all’invio dello spesometro 2016. L’obbligo della compilazione e il successivo inoltro corre per tutti quei soggetti, compresi gli enti pubblici, che compiono operazioni rilevanti ai fini IVA con riferimento a quelle non documentate nella fattura elettronica.
Ci sono, invece, soggetti che sono esclusi da questo adempimento, si tratta dei soggetti forfetari (regime previsto dalla Legge Finanziaria 2015) e i contribuenti minimi (art. 27 comma 1 e 2 del D.L. 98/2011). Attenzione, però, è bene precisare che non sussiste l’esonero quando nel corso dell’anno viene superato il limite dei ricavi di oltre il 50%, causa che fa venir meno il regime.
Se questa situazione dovesse verificarsi, il soggetto è obbligato a comunicare tutte le operazioni fatte a partire dal momento in cui si è verificato la perdita dei requisiti utili a far valere il regime agevolato.

Operazioni da comunicare
Indipendentemente dall’importo, vanno comunicate le operazioni con obbligo di fatturazione o quelle per le quali non sussiste l’obbligo della fatturazione ma di importo pari o maggiore ai 3.600 €, somma da considerare al lordo dell’IVA. In ogni caso quando si emette fattura, anche in sostituzione di un altro documento, scatta sempre l’obbligo della comunicazione.

A partire dal 2016 le agenzie di viaggio e i commercianti al minuto ogni qualvolta rilasciano fattura hanno l’obbligo di comunicare le operazioni a prescindere dall’importo fatturato. In sostanza per questi soggetti, che l’anno passato erano esonerati dall’obbligo per le operazioni di importo al di sotto dei 3.000 € al netto dell’IVA, a partire dal 2016 l’agevolazione non vale più.
Non finisce qui, perché vanno comunicate con lo spesometro anche quelle operazioni soggette allo split payment, con IVA versata direttamente allo Stato, e a reverse charge, per le quali l’IVA non è stata inclusa nella relativa fattura.

Operazioni escluse
Le operazioni escluse sono in pratica quelle monitorate già dall’Amministrazione come, ad esempio, quelle riguardanti i contratti assicurativi, la fornitura elettrica, i mutui, le operazioni esenti da IVA (art.10 D.P.R. 633/72), le operazioni già oggetto di comunicazione mediante il Sistema Tessera Sanitaria, quelle già dichiarate in Dogana ricevute o effettuate nell’ambito extra UE, etc.

Scadenze e invio delle comunicazioni
Per le operazioni effettuate nel 2015 soggette all’obbligo di comunicazione con lo spesometro 2016, a regime sono state fissate le relative scadenze: per i soggetti che liquidano l’IVA mensilmente le comunicazioni vanno fatte entro l’11 aprile 2016 (il 10 del mese è un festivo in quanto ricorre di domenica), i soggetti che liquidano l’IVA trimestralmente devono adempiere all’obbligo della comunicazione entro il 20 aprile 2016, mentre gli operatori finanziari obbligati a comunicare gli acquisti effettuati con bancomat o carte di credito di importo superiore ai 3.600 € devono farlo entro il 2 maggio 2016. Per una corretta comunicazione serve tenere conto della periodicità della liquidazione dell’imposta riferita all’anno dell’invio. Diverse anche le modalità di invio telematico all’Agenzia dell’Entrata tramite il modello di comunicazione polivalente.
Infatti, l’operazione può essere fatta alternativamente in forma analitica, inserendo le varie fatture singolarmente, o in forma aggregata, in questo ultimo caso la compilazione va effettuata per ogni cliente /fornitore per valori complessivi delle operazioni attive/passive. La forma aggregata, però, non è sempre utilizzabile come nel caso di cessioni ed acquisti nei confronti dei produttori agricoli.

Da oltre 30 anni mi occupo di informatica. La mia è sempre stata una passione che mi ha portato ad accettare ogni nuova sfida, come una nuova vetta da conquistare.

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