
Come comportarsi quando si fa una fattura con dazi doganali verso USA e altri paesi
Quando una ditta italiana vende beni a una ditta statunitense, entrano in gioco dazi doganali, regole di esportazione e modalità particolari di fatturazione. Vediamo tutto passo per passo, così hai un quadro completo.
Certo, ti spiego tutto con calma. Quando una ditta italiana vende beni a una ditta statunitense, entrano in gioco dazi doganali, regole di esportazione e modalità particolari di fatturazione. Vediamo tutto passo per passo, così hai un quadro completo.
🔹 1. Dazi doganali: chi li paga e come si calcolano
I dazi sono tasse che il paese importatore (in questo caso gli Stati Uniti) applica sui beni che entrano nel proprio territorio.
➤ Chi paga i dazi?
In genere è l’importatore, cioè la ditta statunitense che compra i beni dall’Italia. I dazi vengono pagati allo sdoganamento della merce, quando entra negli USA.
➤ Quanto sono i dazi?
Dipende da:
- Codice doganale (HS Code) della merce
- Tipo di prodotto
- Accordi commerciali tra UE e USA (che non sono particolarmente favorevoli: non c’è un accordo di libero scambio attivo tra UE e USA, quindi spesso i dazi si pagano).
Puoi verificare i dazi applicabili consultando il sito ufficiale HTS (Harmonized Tariff Schedule) degli Stati Uniti:
👉 https://hts.usitc.gov/
🔹 2. Fatturazione dall’Italia agli USA
Quando una ditta italiana fattura verso una ditta statunitense, la procedura è semplice ma ci sono accorgimenti importanti:
➤ IVA
- La fattura è non imponibile IVA ai sensi dell’art. 8, comma 1, lett. a) del DPR 633/72 (esportazione fuori UE).
- Si scrive in fattura:
“Operazione non imponibile ai sensi dell’art. 8, comma 1, lett. a), DPR 633/72 – Esportazione”
➤ Valuta
Puoi fatturare in euro o dollari. Se usi i dollari, devi tenere traccia della controvaluta in euro per la tua contabilità.
➤ Dati richiesti in fattura:
- Ragione sociale completa della ditta USA
- Indirizzo completo (incluso Stato e ZIP code)
- Codice fiscale americano se disponibile (ma non obbligatorio)
- Eventuale numero di ordine
- Specifica della merce
- Valore in valuta concordata
- Termini di consegna (es. FOB, CIF – secondo gli Incoterms)
🔹 3. Procedure doganali per l’export
Per spedire negli Stati Uniti devi:
- Registrare l’esportazione sul portale AIDA – Agenzia delle Dogane
- Compilare la dichiarazione doganale (DAU) con il tuo spedizioniere
- Allegare i documenti necessari:
- Fattura commerciale
- Packing list
- Eventuali certificati di origine
- Codice HS
- Eventuali licenze (per prodotti particolari, tipo tecnologia, alimentari, medicali…)
🔹 4. Chi si occupa dello sdoganamento negli USA?
Normalmente:
- Se vendi EXW o FOB, è il cliente americano che gestisce e paga dazi e tasse all’arrivo.
- Se vendi DDP (Delivered Duty Paid), allora sei tu che paghi dazi e imposte per far arrivare la merce già “sdoganata”, ma è più complesso e costoso.
🧠 Consiglio operativo
È sempre meglio lavorare con uno spedizioniere doganale esperto in export verso gli USA. Ti aiuta con:
- Codici HS corretti ( Il codice HS è un codice assegnato dal sistema internazionale armonizzato di classificazione delle merci, l'”Harmonized Commodity Description and Coding System”. È un elenco di numeri utilizzati dalle autorità doganali per classificare i prodotti)
- Redazione della documentazione
- Comunicazioni con la dogana americana
🧾 Riassunto per la fattura:
✅ Scrivi che è un’esportazione fuori UE non imponibile IVA
✅ Inserisci tutti i dati del cliente USA
✅ Specifica termini di consegna (Incoterms)
✅ Includi HS code e valore merce
✅ Fattura in euro o dollari
✅ Allegala alla dichiarazione doganale
N.B. Queste indicazioni sono puramente indicative e prima di emettere una fattura estera bisogna sempre prima consultare il PROPRIO COMMERCIALISTA.