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Che cosa succederà con la BREXIT a società come APPLE e GOOGLE che hanno la sede legale per l’europa in UK

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Società e BREXIT: cosa cambierà?
Ormai lo sanno tutti, la Gran Bretagna ha votato con un referendum l’uscita dall’Unione Europea. Il termine BREXIT è tra i più ricercati degli ultimi giorni e sono tanti quelli che ancora non hanno capito quali potrebbero essere le conseguenze per il futuro con una simile decisione.

London

Al netto dei tecnicismi, delle disquisizioni economiche e finanziarie di una simile decisione, uno degli aspetti pratici che maggiormente possono interessare gli utenti riguarda il comportamento che terranno le tante società multinazionali che hanno da sempre scelto di avere la loro sede legale a Londra, capitale del Regno Unito.

Google, Apple e Microsoft sono solo alcune delle più note società che anni addietro scelsero Londra per operare in Europa, confidando nella solidità e nei privilegi dell’Unione Europea ma dopo la BREXIT potrebbe cambiare tutto e le aziende potrebbero decidere di abbandonare il nido londinese per traslocare verso altri lidi.
Infatti, tenere la sede legale e operativa per l’Europa in un Paese che, di fatto, non vuole più far parte dell’Unione Europea e, quindi, non godere più dei privilegi economici e pratici, non ha più senso.

La BREXIT e le conseguenze nel presenze
Le conseguenze immediate al voto di secessione della BREXIT sono state soprattutto nei listini di borsa delle maggiori società. Infatti, Google e Apple, il giorno in cui è stata comunicata la decisione del voto hanno chiuso con valori negativi rilevanti.

Apple è la società che ha perso meno, con un indice negativo sul 2% ma non è andata così bene a Google, Microsoft e Amazon che, invece, hanno visto i loro indici scendere di quasi 4 punti percentuali. Questo è forse dovuto al fatto che Apple ha la sua sede ufficiale principale a Cork, in Irlanda e a Londra ha il domicilio legale per l’Europa.
Oltre a questo, la BREXIT ha causato un terremoto economico non indifferente con conseguenze dissesto degli equilibri delle valute monetarie: questo importante cambiamento ha ripercussioni importanti su società come Apple e Google, dal momento che i prezzi e i costi dei prodotti sono frutto di conversioni monetarie continue. Con il deprezzamento della sterlina rispetto al dollaro, quindi, Apple, Google e tutte le grandi aziende che hanno la loro sede principale negli Stati Uniti. devono affrontare un problema di seria entità nei rapporti con la sterlina.

La BREXIT e le conseguenze nel prossimo futuro
Uno dei primi rimedi che potrebbero attuare le grandi multinazionali nel caso in cui la BREXIT venisse confermata è lo spostamento della sede operativa europea da Londra a un’altra città. Ovviamente, i grandi gruppi non si stanno muovendo adesso per trovare una nuova eventuale sede più appropriata ma hanno svolto indagini già nei mesi e negli anni precedenti, individuando due Paesi che, più di altri, potrebbero essere una valida alternativa a Londra.

In particolare, per molti gruppi multinazionali la città ideale potrebbe essere Dublino, la capitale dell’Irlanda, grazie a un regime fiscale agevolato e a una certa stabilità economica, che proprio negli ultimi anni sta mostrando netti segni di crescita. In alternativa, alcune aziende tra le quali Apple, stanno valutando la Francia: l’azienda di Cupertino, d’altronde, già da tempo considera il Paese Transalpino come uno dei suoi punti operativi principali in Europa.

Traslocare una sede societaria, soprattutto quando si tratta di aziende così grandi non è mai facile e, oltre agli evidenti problemi logistici, ci sarebbero i tantissimi problemi legati ai tanti dipendenti che si troverebbero da un giorno all’altro senza un’occupazione. Se le società dovessero decidere di non abbandonare Londra e, quindi, di tenere il quartier generale europeo in un Paese che, di fatto, ha avviato le pratiche di esclusione dall’Unione Europea, si verrebbero a creare diversi nuovi equilibri derivanti da nuove dinamiche commerciali.
Fino a oggi nessun Paese era mai uscito dall’Unione Europea e, quindi, allo stato attuale delle cose è impossibile sapere quali potrebbero essere le conseguenze assolute e certe di una decisione simile. Sicuramente, anche se non ancora esistenti o definiti, ci saranno nuovi regolamenti per gli accordi commerciali sia in materia di vendita in Europa che di assunzione di persone con passaporto europeo.

Tutto questo è ancora aleatorio, quello della BREXIT è stato solo un referendum e, anche se dovesse essere confermato, non ci vorranno meno di 2-3 anni prima che diventi realtà e, nel frattempo, le aziende hanno tutto il tempo per organizzarsi e valutare le loro posizioni.

Da oltre 30 anni mi occupo di informatica. La mia è sempre stata una passione che mi ha portato ad accettare ogni nuova sfida, come una nuova vetta da conquistare.

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