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18app . Che cos’è e come funziona .

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18app . Che cos’è e come funziona
Come è ormai noto, nel corso del 2016 il governo guidato da Matteo Renzi ha deciso di introdurre il cosiddetto Bonus Cultura, un contributo rivolto ai ragazzi, sia italiani che stranieri (dotati di permesso di soggiorno), che proprio nel corso dell’anno abbiano compiuto la maggiore età. Si tratta di una operazione che cerca di mettere insieme il necessario rilancio dei consumi, in un Paese ancora in evidente difficoltà, e il bisogno di promuovere cultura soprattutto tra le fasce più giovani della nostra popolazione.
Una misura che ha peraltro l’ambizione di promuovere la cultura anche all’interno delle classi più deboli della popolazione, quelle che per ovvi motivi sono costrette a sacrificare spazio del bilancio familiare a incombenze più gravi.

19app
Il bonus da 500 euro è ormai in vigore dal 3 novembre ed è ancora attivo, nonostante l’avvicendamento al timone dell’esecutivo tra Renzi e Paolo Gentiloni. Di conseguenza, i ragazzi che intendano sfruttare questa possibilità, possono farlo senz’altro, utilizzando 18 app, unico canale in grado di renderne effettivo il godimento.

Cos’è 18app
Va precisato come, nonostante il nome, 18app non sia un’applicazione per la telefonia mobile, ma un semplice sito. Un portale ideato allo scopo di riscuotere il contributo, il quale è stato immaginato alla stregua di un grande marketplace, all’interno del quale i ragazzi che hanno maturato il diritto potranno spendere i 500 euro del bonus, caricati in precedenza su una carta dedicata. Per poterlo fare, dovranno però accedere ad un’area riservata, in cui saranno elencati i beni già incamerati e il relativo saldo contabile.
Saranno inoltre visibili le varie proposte culturali, al fine di poter monitorare la possibilità di acquistare libri, ottenere ticket per esposizioni, mostre, concerti e tutte le altre kermesse disponibili.
Per poter effettuare acquisti, gli utenti dovranno a loro volta procedere tramite buoni spesa, i quali dovranno essere presentati presso gli esercizi commerciali prescelti di volta in volta.

Quali sono i passaggi necessari per 18app
Il lancio del sito è avvenuto nel corso del mese di settembre e nel frattempo sono stati precisati meglio i contorni dell’operazione, in particolare le modalità cui i ragazzi interessati dovranno attenersi per poter sfruttare il Bonus Cultura. In pratica, chi ha compiuto la maggiore età non deve fare altro che procedere alla registrazione per poter avere libertà di accesso al sito. Una operazione necessaria al fine di poter avere a disposizione il codice identificativo univoco, il Pin, obbligatorio per l’effettuazione degli acquisti desiderati.

Il passaggio in questione, infatti, permette all’utente interessato di entrare a far parte del Sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale (SPID), con una iscrizione grazie alla quale sarà consentito l’immediato accesso ad ogni servizio messo in rete dalla Pubblica Amministrazione. Di conseguenza, la registrazione allo SPID garantirà la possibilità di fruire anche di 18app.

Al fine di poter concludere questo importante passaggio, occorre comunque rilasciare una serie di dati, tra cui vanno ricordati:
1) il nome e cognome dell’interessato;
2) la data di nascita e il luogo in cui è avvenuta;
3) il numero di codice fiscale e gli estremi del documento di riconoscimento;
4) il numero di cellulare e gli estremi della propria casella di posta elettronica.
I dati in questione saranno in seguito oggetto di trattamento da parte degli enti delegati alla gestione del servizio, che attualmente sono Poste Italiane, Tim e Info Cert. Una volta che siano stati espletati i controlli necessari, sarà quindi concesso l’ID, per mezzo del quale sarà possibile l’accesso a 18app e, di conseguenza, avere informazioni su tutto quello che è collegato al Bonus Cultura, a partire dalle proposte e dalle modalità di spesa.
Va infine ricordato come sia possibile optare per spese in una sola soluzione, oppure decidere di spezzettare gli acquisti sino all’esaurimento del bonus da 500 euro. Il termine ultimo per poter spendere la cifra accordata dal governo è fissato all’ultimo giorno del 2017, data oltre il quale il contributo non potrà più essere utilizzato.

Con LibertyCommerce si puo’ fatturare gli acquisti fatti con questi buoni.
LibertyCommerce nella sua sezione di fattura elettronica ha la possibilità di fatturare i buoni cultura tramite fattura elettronica.
Il codice dei buoni si puo’ inserire durante la compilazione della fattura elettronica sul gestionale.
Fattura beni acquistati con carta per il docente

Da oltre 30 anni mi occupo di informatica. La mia è sempre stata una passione che mi ha portato ad accettare ogni nuova sfida, come una nuova vetta da conquistare.

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