Il mio impegno per illustrarvi le grandi potenzialità del software LibertyCommerce  continua, e volge lo sguardo verso una delle applicazioni più complete ed importanti: il magazzino.

Il magazzino di LibertyCommerce : Una delle applicazioni più complete ed importanti

Per la verità questa sessione del programma è molto articolata e contempla numerosissime funzioni, impostazioni, pulsanti e configurazioni, schede e visualizzazioni. Pertanto ogni post verterà su di un particolare argomento che potrà seguire la logica dell’utilizzo del software come invece dare la priorità ai temi che ci verranno suggeriti direttamente da voi attraverso lo spazio commenti a pie’ d’articolo o con una email all’indirizzo

Raccogliendo le richieste che ad oggi ci sono pervenute, colgo subito l’occasione per descrivere nel dettaglio la Scheda articolo abbigliamento, la Scheda articolo con lotti (e sua data di scadenza) e la Scheda articolo con seriali.
Chi mi sta seguendo da qualche tempo sa che ultimamente, parlando delle etichette ho richiamato l’argomento (ma solo in maniera superficiale), per spiegare la differenza delle configurazioni di stampa.
Quindi, approfittando del momento idoneo, vado immediatamente a colmare tutti i dubbi che potrebbero sorgere nella gestione delle succitate schede.

Inizio con una premessa: creare un articolo in magazzino significa aprire una nuova maschera in cui si andranno ad inserire tutte le informazioni legate a quel preciso oggetto.

Il magazzino di LibertyCommerce : Una delle applicazioni più complete ed importanti

La suddetta maschera propone campi di inserimento diversi a seconda del tipo di articolo si sta creando: la plasmabilità del software LibertyCommerce , tuttavia come sempre, ci viene incontro anche nel caso si sia creato un nuovo articolo generico e si decida in un secondo tempo (cioè a cose fatte, quando il prodotto è già inserito in magazzino) di trasformarlo in articolo con seriali oppure con lotti o ancora in un articolo abbigliamento con taglie e colori.

Ciò è possibile selezionando la voce “Opzioni” dall’interno della maschera nuovo articolo sul menù a barra in alto a sinistra e scegliendo dal menù a tendina che si visualizza, la nuova tipologia in cui si vuole convertire (vedi foto). L’operazione aggiunge, modifica o elimina in autonomia i moduli mantenendo inalterati i campi già compilati (laddove ovviamente sia possibile).

Poiché la mia attenzione oggi si sofferma sui tre tipi specifici di articolo, non scenderò nei dettagli per la compilazione dell’articolo generico. Per questo vi rimando ad uno dei miei post futuri.

Il meccanismo che consente la visualizzazione della scheda prodotto già esistente o di una vuota per un nuovo inserimento, è duplice: dal menù principale del software  LibertyCommerce  si può selezionare il pulsante “Magazzino” oppure quello di “Gestione Documenti“, nel caso in cui si stia registrando una bolla (DDT), una fattura accompagnatoria o una distinta interna o buono di consegna.

Oltre agli aspetti contabili, in questo caso, si inseriscono anche quelli di movimentazione della merce, dunque anche quelli attinenti alla sezione magazzino. Nel primo caso, invece, a prescindere dall’esistenza di documentazione, si creano o modificano le schede prodotto in attesa di dover poi variare le disponibilità e le quantità quando la merce sarà effettivamente consegnata in negozio – e quindi si caricheranno i documenti accompagnatori -.

Qualunque sia il percorso iniziale, comunque, la maschera a cui si accede per la registrazione di un nuovo prodotto alla fine è sempre la stessa.
Pertanto nasce spontanea una domanda: in cosa differiscono le tre tipologie di prodotto? E come decidere quale fa al caso nostro di volta in volta?

La scheda prodotto si compone di alcuni sotto menù a cui si accede da delle “linguette” poste in alto: “Dati articolo“, “Foto/descrizioni”, “Storico prezzo d’acquisto“, “Storico articolo” sono comuni a tutte le tipologie, compreso l’articolo generico.

Quella che varia è la sezione dedicata alle “Taglie e colori” per quanto riguarda un capo d’abbigliamento o accessorio; ai “Codici seriali” per ciò che ha attinenza ai prodotti che prevedono un codice seriale, appunto, come generalmente il settore dell’informatica e dell’elettronica; ai “Lotti” per quei beni la cui produzione è legata a dei “lotti” – si veda per esempio tutta l’industria alimentare ma non solo.
Come vedete dall’esempio sotto riportato, la maschera predisposta in ciascuna tipologia differisce dalle altre ed è gestita da diverse interfacce e pulsanti.